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sabato 30 ottobre 2010

don Aniello Manganiello, il prete anti-camorra, alla cerimonia di premiazione del XV° Premio Paolo Borsellino

Don Aniello Manganiello è stato per 16 anni parroco di Scampia e Forcella e si e sempre schierato contro la camora e la malavita al punto di essere etichettato come "parroco anticamorra".

Il 10 ottobre 2010 ha celebrato l'ultima messa in mezzo al suo popolo di fedeli.

Nella sua ultima omelia ha espresso parole molto dure contro la chiesa napoletana, accusandola di averlo dimenticato, di averlo violentato psicologicamente a causa di un trasferimento che gli impedisce di proseguire un percorso che durava da ben 16 anni.

Quegli uomini di chiesa che operano “in salotto e non in strada” lo hanno accusato di essere un’esibizionista, uno showman.

I fedeli hanno esposto fuori la la chiesa alcuni cartelli con su scritto ...
"Signore perdona la Chiesa per quello che ha fatto"
"No ai preti pedofili, sì ai preti anticamorra"
"Don Aniello santo subito"
"Giù le mani da don Aniello.

Durante queste manifestazioni che altro non erano che attestati di amore di una comunità nei confronti del loro parroco sono stati sparati anche dei fuochi d’artificio, che qualcuno ha sospettato essere opera della Camorra che festeggiava il trasferimento di don Aniello.

La vicenda di don Aniello è similare a quella di don Luigi Merola, altro parroco di Forcella che, suo malgrado, ha subito un avvicendamento.

A Roseto don Aniello ha avuto la sorpresa di essere accolto dai suoi ragazzi venuti in pulmann da Napoli con uno striscione contro la droga e la camorra.





MOTIVAZIONI

Don Aniello Manganiello partito da un lettura del Vangelo come messaggio di liberazione di tutti gli uomini da ogni forma di schiavitù, è passato alla testimonianza personale dei valori della non violenza e della solidarietà, in una realtà dove il potere mafioso e politico-mafioso riesce ad esercitare sulla società ha una forza di ricatto e di condizionamento molto grande.

Cosciente della responsabilità discendente dalla sua missione e dalle sue scelte, Don Aniello Manganiello ha contrastato con coraggio l’azione della camorra in una delle realtà più difficili del nostro Paese.

Don Aniello Manganiello prete scomodo, prete anticamorra, per sedici anni parroco della chiesa di S.Maria della Provvidenza a Scampia ha strappato alla manovalanza della criminalità organizzata tantissimi giovani, combattendo la camorra anche rifiutando di dare la comunione ai camorristi.

La sua parola e la sua azione sono state sempre, di aiuto e di sostegno in modo particolare ai giovani caduti nell’abisso della droga.

Si è sempre presentato alla comunità sostenendo i principi della non violenza, dell’accoglienza e della legalità, anche quando sembrava questi valori fossero largamente rifiutati.

Oggi premiamo il suo impegno teso a costruire una realtà giusta e solidale che è un passo necessario verso la convivialità.

Oggi premiamo una scelta di vita spesa per la fede, la legalità e la giustizia, soprattutto per i giovani più deboli.

Un simbolico premio come riconoscimento per l’opera da lui svolta.


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