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sabato 30 ottobre 2010

Alfredo Rossini, Procuratore dell’antimafia dell’Aquila, alla cerimonia di premiazione del XV° Premio Paolo Borsellino

Alfredo Rossini, Procuratore dell’antimafia dell’Aquila dedica e condivide il premio ricevuto alla XV° edizione del Premio Borsellino a tutti i suoi collaboratori che indagano sulle cricche che banchettano sulle rovine causate dal terremoto.

Alfredo Rossini dedica il riconoscimento ricevuto a tutte le persone dell’Aquila che gli chiedono di non abbandonare la città, di continuare la ricerca della verità sui crolli per avere qualche consolazione per i propri morti e per poter continuare a credere nella giustizia e nella legalità.





MOTIVAZIONE


La sua è una vita spesa per la giustizia.
Una scelta di vita spesa per la legalità interpretando in senso compiuto il magisterium.

Il procuratore distrettuale antimafia Alfredo Rossini, nei giorni tragici del terremoto ha avuto il grande merito di riuscire a dare speranze di giustizia alle famiglie dei morti ed al popolo abruzzese che chiede di sapere la verità.

Mentre gli sciacalli romani ridevano il procuratore Rossini ha saputo spronare l’opinione pubblica a partecipare alla vita attiva nella società, a prendere coscienza delle proprie responsabilità, capire il valore del sentirsi membri della cittadinanza e lavorare così per il bene comune.

Adempiendo al suo dovere, denunciando e fronteggiando con crescente efficacia le insidie della mafia che cerca di infiltrarsi nel nostro territorio con la sua barbarie che offende la cultura di questa terra e la dignità dei suoi abitanti.

I suoi successi operativi susseguitisi ed il suo impegno danno concretezza alle speranze di legalità, di sviluppo e di convivenza degli uomini onesti che guardano alle istituzioni con fiducia.

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