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sabato 30 ottobre 2010

Antonio Ingroia alla cerimonia di premiazione del XV° Premio Paolo Borsellino

“La lotta alla mafia non può essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, che coinvolge tutti, che tu ti abitui a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità, e quindi della complicità”.
(Paolo Borsellino)








Il premio Borsellino, giunto alla 15° edizione, si propone di esaltare ogni anno l'operato di personalità che, nel corso della loro vita, hanno testimoniato i più alti valori degli esseri umani: la rettitudine, la giustizia, la solidarietà, la legalità.

Il premio, nato il 3 dicembre del 1992 e presieduto da Antonino Caponnetto fino al 2002, ancora una volta intende testimoniare ammirazione, gratitudine ed affetto a quelle personalità italiane che hanno offerto una testimonianza d’impegno, di coerenza e di coraggio particolarmente significativa nella propria azione sociale, civile, culturale e politica contro la violenza e l’ingiustizia, ed in modo particolare per l’impegno profuso in difesa e per la promozione dei valori della libertà, della democrazia e della legalità.

Il presidente del Premio dell'edizione 2010 è il Procuratore Aggiunto di Palermo Antonio Ingroia e la giuria è composta da Lirio Abbate (giornalista de L'Espresso), Maurizio De Luca (giornalista de L'Espresso), Feancesco La Licata (giornalista de La Stampa), Salvo Palazzolo (giornalista de La Repubblica), Sandro Ruotolo (giornalista della RAI e della trasmissione Anno Zero).
























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