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sabato 29 maggio 2010

Un taglio in comune ... nella città di Teramo


Intervista di Giancarlo Falconi al sindaco di Teramo (Abruzzo) Maurizio Brucchi per il sito web www.lebanane.it.

Una serie di domande su alcune problematiche della città di Teramo come manovra finanziaria ... parcheggio dell'ospedale ... asilo di Via De Albentiis ... colonia estiva per bambini ... assessori che parcheggiano in divieto di sosta in zone a traffico limitato ... pannelli solari scollegati nelle scuole.

Riprese di Vincenzo Cicconi (www.pacotvideo.it)



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mercoledì 19 maggio 2010

A Roseto Marco Patricelli presenta il Libro "Il Volontario"


Presentazione del libro "Il Volontario" di Marco Patricelli a Roseto degli Abruzzi (Teramo)
Riprese di Vincenzo Cicconi (PacotVideo.it) e intervista a cura di Luca Maggitti (Roseto.com)
Il video è stato pubblicato su Dailymotion.Virgilio.it ed è stato diviso in 4 parti per rispettare il limite massimo pubblicabile di 20 minuti per ciascun filmato.





Marco Patricelli racconta la storia di Witold Pilecki, l'uomo che volontariamente si fece rinchiudere nel lager di Auschwitz per documentare e denunciare al mondo l'olocausto.

Witold Pilecki è un intellettuale polacco che nel 1940 decise di affrontare una missione pericolosa e che appariva come una follia.
Dopo essersi munito di documenti falsi, si lasciò arrestare nel corso di una retata della Gestapo a Varsavia e durante la prigionia si rese conto che la realtà dei campi di concentramento è peggiore di qualsiasi orrenda fantasia.

Witold Pilecki, nonostante rischi più volte la vita, porta fino in fondo la sua missione che era quella di creare una rete di resistenza e di mutua assistenza all'interno e all'esterno del lager e far filtrare all'esterno il resoconto di quello che accade.
In due anni e mezzo riesce a creare un'organizzazione di circa 2.000 persone infiltrate.
Quando comprende che la sua missione è stata portata a termine e il rischio di perdere la vita diventa sempre più concreto decide, nel 1943 di evadere.

Nel 1944 combatte durante l'insurrezione di Varsavia ma viene fatto prigioniero e resta in prigione fino alla fine della guerra.





Subito dopo la fine della guerra Witold Pilecki arriva in Italia, scrive un ulteriore rapporto e si offre al generale Anders per una missione nella Polonia sotto tallone sovietico.
I servizi segreti comunisti sono ormai sulle sue tracce e nel 1947 viene arrestato e torturato per mesi.
Il regime comunista riesce ad estorcegli una confessione delle presunte colpe solo quando minacceranno di imprigionare la moglie e i figli.

Witold Pilecki viene giustiziato il 25 maggio 1948.
Su di lui e su quello che ha fatto cala il silenzio.
Della resistenza ad Auschwitz si arrogherà ogni merito un suo ex compagno di prigionia, nel frattempo divenuto premier del governo polacco e poi presidente della repubblica, Cyrankiewicz.

Ancora oggi, i familiari ignorano dove sia sepolto.




Marco Patricelli insegna Storia dell’Europa contemporanea all’Università G. d’Annunzio di Chieti ed è consulente del TG1 Storia.
Tra le sue precedenti pubblicazioni:
1 - Liberate il duce. Gran Sasso 1943: la vera storia dell’Operazione Quercia;
2 - La Stalingrado d’Italia. Ortona 1943: una battaglia dimenticata;
3 - Le lance di cartone. Come la Polonia portò l’Europa alla guerra
4 - I banditi della libertà. La straordinaria storia della Brigata Maiella, partigiani senza partito e soldati senza stellette.

Presentazione di quest'ultimo libro è stato ripreso dalla Pacotvideo ed è possibile rivederlo all'interno del canale Video.Google.





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martedì 11 maggio 2010

SILENZI DI PIETRA. Ghost town, chiese e tratturi tra Laga e Sibillini

Un libro concepito con felicità, con freschezza, con la purezza e il respiro dell'aria aperta.

Un viaggio che l'autore compie nella parte più recondita del centro-Italia, nei Monti della Laga e i Sibillini, tra paesi abbandonati, memorie di pastori e carbonai, storie e leggende, tradizioni e curiosità.

Sullo sfondo una natura incredibilmente bella che riserva sorprese, genera avventura, in un mondo dietro casa imprevedibile, assolutamente remoto, tutto da raccontare.

Il viaggio della vita è quello che rappresenta per noi qualcosa d’importante.
Sarà significativo, indipendentemente dal luogo e dalla compagnia.

Sarà importante perché noi lo riempiremo di significati, di simboli e di rivelazioni, anche se non avverrà nulla. Non è necessario che sia un luogo che abbiamo sempre desiderato di visitare, o che ci accompagni la persona con cui abbiamo sempre voluto farlo. Non è risolutivo che sia un viaggio lontano o vicino. È quel viaggio la sola idea che ci riempie di emozione e ci fa sognare.

Che agita le fantasie di bambino famelico di storie da vivere come protagonista.

SERGIO SCACCHIA è nato nel 1958 a Teramo dove vive e lavora. Dopo anni di esperienze televisive e radiofoniche, ha iniziato a scrivere soprattutto di territorio su diverse testate locali.

Ha acquisito una consolidata esperienza nel giornalismo culturale trasmettendo emozioni e suggestioni scaturite dalle tante escursioni effettuate, tra bellezze artistiche e naturali.

Attualmente collabora con i Free-Press "Blu 24 magazine" e "Teramani", oltre che con la testata diocesana "L'Araldo Abruzzese".

Silenzi di pietra è la sua opera prima.

PRESENTAZIONE DI FILIPPO DI DONATO

"Silenzi di pietra" è un libro concepito con felicità, con freschezza, con la purezza e il respiro dell'aria aperta.

Un viaggio che l'autore compie nella parte più recondita del centro Italia, nei monti della Laga e i Sibillini, tra paesi abbandonati, memorie di pastori e carbonai, storie e leggende, tradizioni e curiosità.

Sullo sfondo una natura incredibilmente bella che riserva sorprese, genera avventura, in un mondo dietro casa imprevedibile, assolutamente remoto, tutto da raccontare.

Una certosina, attenta e appassionata opera di Sergio Scacchia, escursionista e viaggiatore, pronto a fermarsi attratto da ogni possibile richiamo dato dalla montagna e dai suoi abitanti. Zone percorse in lungo e largo, nelle varie stagioni, dall’alba al tramonto, inseguendo storie, racconti e leggende, recuperando testimonianze preziosissime degli ultimi “personaggi” sopravvissuti e ancora tenacemente abbarbicati in queste lande sempre più deserte.

Un documento che si srotola nelle varie località, intrecciato con i ricordi delle persone incontrate e con suggestioni evocate, a volte impalpabili, altre evidenti e nette.

Si tratta di un miscuglio a tratti esplosivo, tra conoscenza e esperienza in ambiente, sui sentieri della montagna, da paese a paese.
Dalle pagine trasudano importanza e radici di un’agognata “cultura della montagna”, di una rivisitata occasione per “cittadini” di riappropriarsi di segni e valori prossimi, prima della loro definitiva scomparsa, prima che immobilismo e tecnologia acciambellino tutto in spazi virtuali.

Sergio Scacchia ci provoca e ci invita a diventare “viaggiatori” e ci indica che tutto il percorso è la meta.

Ogni passaggio dei racconti è fonte di inspirazione per una descrizione, un’osservazione, un aspetto naturalistico, un manufatto e tanto altro ancora.
Impariamo così a scoprire quanto è accaduto nelle tre regioni dei Monti della Laga: Abruzzo, Lazio e Marche e si accende la voglia di partecipare e condividere, decisi a ripercorrere alcuni avvenimenti.

Ci attendono torrenti e cascate tra le più belle dell’Appennino che nei rigidi inverni si trasformano in palestre ideali per le arrampicate su ghiaccio.

I piccoli borghi costellano la montagna, pochi gli abitanti tanta la ricchezza di storia e natura, tra boschi nei quali sono presenti anche l’abete bianco e rare orchidee.
In quota anche l’eccezionale lago di Campotosto.
Versanti diversi con il più ripido e sgarupato quello laziale, aspro e selvaggio quello marchigiano, ondulato e accattivante quello abruzzese.

Luoghi da esplorare a piedi, lungo i sentieri, accompagnati dal Club Alpino Italiano, interessato descriverli e segnarli, recuperando le antiche vie di comunicazione

Filippo Di Donato Cai Abruzzo
rappresentante Cai nella FederParchi
www.caiabruzzo.it - www.caicastelli.it