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giovedì 7 ottobre 2010

The Tower of London - La Torre di Londra




Proveniente dalla City mi dirigo sulla riva del Tamigi e da lontano intravedo la mia meta finale: il Tower Bridge e la Torre di Londra.










Alle 16:35 arrivo finalmente davanti alla Tower of London.
Ho sempre osservato questa specie di castello dalla parte opposta del Tamigi oppure percorrendo il Tower Bridge e mi sono sempre chiesto cosa mai ci sarà li dentro e se vale la pensa entrarci e visitarlo.

Acquisto il biglietto per l'ingresso (17 pound), approfitto per espletare qualche bisognino nei bagni messi a disposizione dei turisti (0,50 centesimi ben spesi) e finalmente posso tranquillizzare lo stomaco con un sandwich acquistato in un negozietto nella City.
Un ricco sandwich con pollo, pomodori, lattuga e cetrioli ... il tutto condito con una salsa non meglio idendificata ... ma con 2 pound non è che si può pretendere di mettersi a contestualizzare il tipo di salsa.










Passeggiando all'esterno della Torre sulla riva del Tamigi avrei desiderato anche assaggiare alcune ostriche affogate nello champagne ... mi sono solo limitato a fotografarle e videoriprenderle.










Dopo essermi strafogato il paninozzo inizio il tour nella Torre di Londra.
Devo ammettere che ... girare tra le varie stanze di questa specie di castello, incamminarsi lunghi i tanti percorsi e camminatoi da l'impressione di rivivere "momenti storici".
Infatti questo complesso di fortificazioni fu teatro di innumerevoli e celebri episodi storici ed è ancora oggi tradizionalmente uno dei simboli della monarchia inglese e custodisce tra l'altro i preziosi gioielli della Corona.










La Torre fu costruita dal 1066 al 1078 da Guglielmo I il Conquistatore.
Egli fu il primo re dell'Inghilterra della dinastia dei Normanni e conquistò il territorio inglese invadendolo con l'appoggio di una vasta coalizione europea.
Si fece incoronare a Westminster e divenne quindi capostipite della dinastia normanna d'oltremanica.
Egli ordinò che la "Torre Bianca" venisse costruita all'interno delle mura nella zona sudest adiacente al Tamigi.
Questa fortezza serviva sia per proteggere i Normanni dalla gente della “City of London” sia per proteggere la città stessa dagli invasori esterni.

In seguito Enrico III trasformò la torre nella principale residenza reale.









Questa fortezza medioevale fu utilizzata anche come prigione per personaggi di alto rango e per dissidenti religiosi.
I personaggi di alto rango erano incarcerati in condizioni di relativo comfort.
Viceversa i dissidenti religiosi erano trattati più severamente e spesso torturati.
I criminali non appartenenti alla classe nobiliare, venivano solitamente impiccati in esecuzioni pubbliche all'esterno della torre.
La Regina Anna Bolena, decapitata nel 1536 per tradimento contro Re Enrico VIII, si dice venga spesso avvistata mentra cammina attorno alla torre con la testa sotto braccio.
L'ultima esecuzione all'interno della Torre fu quella della spia tedesca Josef Jakobs il 14 agosto 1941.










Tra gli strumenti di tortura utilizzati nella Torre i più terribili furono la Cicogna e la Ruota.
La "tortura della cicogna" si effettuava con uno strumento che creava la sofferenza della vittima attraverso l’immobilizzazione con cerchiatura al collo della testa e contemporaneamente dei polsi e delle caviglie.
La "tortura della ruota" consisteva invece nel legare il condannato per il polsi e le caviglie ad una grande ruota e con una mazza gli venivano rotte le ossa di braccia e gambe.
Alla fine per abbreviare l'agonia gli veniva dato il colpo di grazia sullo sterno, provocandone la morte.















Dagli archivi Anne Askew risulta esser stata l’unica donna sottoposta a tortura.
Fu arrestata nel 1546 con l’accusa di eresia.
A Sir Anthony Kingston, ufficiale della Torre di Londra, fu ordinato di torturare Anne nel tentativo di costringerla a rivelare i nomi degli altri Protestanti.
Anne fu torturata con la Ruota.
Kingston fu così impressionato dal coraggio e dall’atteggiamento di Anne, che si rifiutò di proseguire con le torture.
Purtroppo il suo destino era ormai segnato ... fu bruciata viva nella pubblica piazza in quanto "eretica".

Nel leggere dalla guida queste notizie storiche e nel vedere quegli strumenti di tortura viene da chiedersi: come mai la religione "derivante dagli insegnamenti di Gesù" era così terribile quanto si trattava di giudicare e condannare, tra indicibili sofferenze e incredibili torture, persone giudicate come eretici, streghe o omosessuali??















Nel 1974, ci fu l’esplosione di una bomba nella "White Tower" con un morto e 41 feriti.
L’attentato non è mai stato rivendicato, tuttavia la polizia che investigò sul caso ebbe diversi sospetti che l’IRA fosse coinvolta.









Oggi la più bella fortezza medioevale d'Inghilterra è principalmente un’attrazione turistica.
Nella Jewel House sono conservati (e visitabili) i gioielli della corona, una collezione di oggetti preziosi, corone varie utilizzate da diverse regine e pietre preziose.
Originariamente il tesoro reale era conservato nell'abbazia di Westminster ma dal 1303, per questione di sicurezza, fu dislocato nella torre di Londra.

Avviso per i visitatori: è purtroppo vietato fare foto e video.

Ci sono molte stanze dell'Armeria Reale in cui è esposta una ricca collezione di armature.
E' inoltre possibile visitare uno scampolo delle mura della fortezza romana.

Nell'osservare l'armatura qui di fianco una coppia di italiani, tra risatine ironiche, hanno espresso il seguente commento: "Ma cosa ci teneva in quel posto? ... un mini bazooka?".

Beh ... in effetti ... !!

La torre è presidiata dagli “Yeomen Warders” (conosciuti anche come Beefeaters, cioè Mangiatori di carne), i quali fungono da guide turistiche, sicurezza, e sono loro stessi un’attrazione turistica.










Ogni sera, le guardie partecipano alla “Cerimonia delle Chiavi”, per rendere sicura la torre durante la notte.

Sarà pure una bella divisa quella delle Giubbe Rosse di sua Maestà ... però nel vedere un uomo che deve stare per ore tutto immobile, con un berrettone che gli copre gli occhi, bersagliato da fotocamere e videocamere, con turisti che si mettono in posa al suo fianco ... che ogni tanto si muove mimando una marcetta comica ... beh ... mi è scappato un pensiero ad alta voce ... "ma che vita di m--da !!"










Chi sono i più celebri abitanti della Torre??
Incredibile ma vero ... è una colonia di corvi.
È comunemente risaputo che ci sono sempre stati almeno sei corvi all'interno della residenza.

Una leggenda racconta che Carlo II ordinò la loro rimozione in seguito alle proteste dell’astronomo reale John Flamsteed, il quale lamentava disturbi nelle osservazioni dovuti al passaggio dei corvi.

Tuttavia essi non furono eliminati poiché a Carlo fu riferita una leggenda secondo la quale, se tutti i corvi avessero lasciato la Torre di Londra, la monarchia e l’intero regno sarebbero caduti.
Re Carlo non se la sentì di sfidare il fato e decise di spostare l’osservatorio a Greenwich.

Non si sa quando i corvi si stabilirono qui per la prima volta, tuttavia, le ricerche di Geoff Parnell, lo storico ufficiale della torre, hanno trovato che i primi documenti riguardanti i corvi nella torre risalgono al 1895.

A dispetto della leggenda, alla fine della Seconda guerra mondiale la torre era completamente priva di corvi.
Essi perirono a causa dello shock subito durante i bombardamenti.
Prima della riapertura al pubblico della torre alla fine della seconda guerra mondiale (il 1 gennaio 1946) ci si assicurò che una nuova comunità di corvi fosse presente.

Attualmente, (a detta della guida ma io ne ho visto di meno) ci sono nove corvi, le cui ali sono state sfoltite per evitare che volino via e sono accuditi da uno dei Yeomen Warders.

Sono rimasto quasi due ore dentro la Tower of London, l'ho visitato nella sua interezza ... e alla fine la stanchezza inizia a farsi sentire ... e i piedi chiedono di fermarsi per riposarsi un pò.

Mi siedo su una panchina davanti al Tower Bridge e mentre i piedi si riposano (quanta voglia di togliermi scarpe e pedalini!!) cerco di dare sollievo anche al palato ... dando l'assalto al secondo sandwich "pollo e ortaggi vari".

Nella City nei pressi del 30 St Mary Axe (Gherkin - cetriolo)




E' ormai ora del "lunch" ... faccio finta di non avere fame e mi immergo nella City percorrendo le vie con il naso all'insù per osservare i grattaceli finanziari ma soprattutto per capire in che zona si trova il "cetriolone di vetro".















I tanti lavoratori della City però a quanto sembra non fanno finta, come me, di non avere fame.
Praticamente gli uffici si sono trasferiti nei tanti ristorantini presenti nella City e tastiera, mouse e penne sono state sostituiti da forchette e cucchiai.
Nei pub persone in camicia e cravatta e con il boccalone di birra in mano discutono tra di loro (probabilmente di affari).

Il mio problema però resta sempre lo stesso: "ma dove cavolo si trova il "cetriolone?"
Finalmente mi appare da dietro una chiesetta, la St Helen's Bishopsgate.

St Helen è una chiesa evangelica conservatrice anglicana, ed è posizionata vicino al palazzo dei Lloyd's e al "cetriolone".
Essa è stata costruita nel 1204 e inizialmente era adibito a convento di monache benedettine.
E' stata la chiesa parrocchiale di William Shakespeare, quando viveva nella zona intorno al 1590.
La guida che avevo mi informava che all'interno ci sono dei monumenti funerei però scrutando dalla vetrata della porta d'ingresso intravedevo una serie di tavolini arredati con piatti e posate e delle postazioni con dei libri.
Più che un luogo religioso mi appariva una specie di ristorante.
Boh !!
Sempre dalla guida apprendo che essa è una delle poche chiese che si è salvata dal grande incendio di Londra del 1666 e dai bombardamenti tedeschi durante la seconda guerra mondiale.
Nel 1992 e 1993 St Helen's fu gravemente danneggiata da due bombe dell'IRA.










Ed eccoci finalmente davanti al "cetriolone".

Ufficialmente si chiama 30 St Mary Axe, ma è denominato in diversi modi.
Il grattacielo,
che comprende 41 piani per un'altezza complessiva di circa 180 metri, fu disegnato dall'architetto britannico Norman Foster e fu completato all’inizio del 2004.
E' diventato uno degli edifici più riconoscibile ma anche più interessante nello skyline londinese, non solo per la sua estetica, ma anche e soprattutto per l’adozione di innovative soluzioni a basso consumo energetico.
Grazie alla sua forma conica aerodinamica e alle facciate ventilate con pozzi luce che salgono a spirale lungo la costruzione si riduce considerevolmente il consumo energetico dell’edificio (circa il 50% rispetto ad una struttura tradizionale).


L'edificio è detto anche "Swiss Re Tower" dalla società di assicuratori che l'ha commissionato e vi ha sede (la Swis Re, appunto che occupa dal II al XV piano).






































Sono ormai le ore 14,00 e mi dirigo verso la Tower of London

La mia attenzione viene attratta da un capannello di persone (dal tipo di abbigliamento non sembrano turisti) che circondano incuriositi e si fanno foto davanti ad una Bugatti.
Chissà chi sarà mai il "quattrinoso" proprietario?
Datosi che siamo nella City ... al centro del mondo finanziario popolato da speculatori e "vampiri finanziari" ... molti potrebbero essere il proprietario di quest'auto.

The Monument di Londra (2010-10-07) - Monumento al grande incendio di Londra





The Monument si trova all'incrocio tra Monument Street e Fish Street Hill, nella City di Londra.
Per recarmi al "The Monument" alla stazione di Piccadilly Circus prendo la linea marrone "Bakerloo Line" e scendo alla stazione di "Embankment".
Qui si può decidere di prendere la linea gialla "Circle Line" o quella verde "District Line".
Scelgo la "Circle Line" e in un battibaleno arrivo alla stazione di Monument.










Il "Monumento al grande incendio di Londra" (Monument to the Great Fire of London), più comunemente chiamato "The Monument" si trova a pochi passi dall'uscita della stazione metropolitana.
Esso è stato costruito, su disegno dell'architetto Christopher Wren, tra il 1671 ed il 1677 per ricordare appunto la tragedia del grande incendio di Londra del 1666.

Mentre leggevo queste "informazioni storiche" mi sono stupito del fatto che "in soli 6 anni" e con gli strumenti dell'epoca sono riusciti ad erigere questo monumento ... con all'interno un percorso a chiocciola ... mentre oggi il popolo italiano non si indigna se si fa un raffronto con l'attualità della nostra Italia ... dove per fare un'opera pubblica occorrono decenni ... con costi decuplicati.

Chissà se nel 1671 esistevano mazzette e tangenti o corruzioni politiche sulle opere pubbliche?
Mi piace pensare che all'epoca gli episodi di corruzione erano limitati ... forse perchè vigeva il taglio delle mani per i ladri di "denaro pubblico".

Mi attardo un pò a fotografare e videoriprendere l'esterno della grande colonna dorica, che dista esattamente 202 piedi (tanti quanto la sua altezza) dal luogo in cui iniziò il fuoco.










Dopo aver curiosato all'esterno mi reco alla cassa, pago il biglietto (3 pounds), mi addentro all'interno e inizio a "scalare" i 311 gradini che conducono fino alla cima (da dove si ha la possibilità di ammirare il panorama di Londra dall'alto.


Arrivo alla meta con un un pò di affanno ... però il panorama merita un pò di fatica.

Certamente lo spettacolo non è lo stesso che si può assistere dall'alto della Cupola della Cattetrale di Sain Paul però è bello poter dire ... "lassù ci sono stato anche io".

Altra differenza tra la "balconata" in cima alla Cattedrale e quella sul "Monument" è che in quest'ultimo caso, per evitare eventuali suicidi è stata totalmente "avvolta da una rete di metallo.

Lo spazio è un pò scarno ed occorre sperare di non trovare troppa folla altrimenti non c'è possibilità di godersi con tranquillità il paesaggio.
Appena arrivato eravamo poche unità e sono riuscito a scattare le foto e ad effettuare le videoriprese ... giusto in tempo prima dell'arrivo di una scolaresca.

Le attrattive "panoramiche" più importanti che si possono intravedere dall'alto?
1 - Il cupolone della Cattedrale di Saint Paul
2 - Il Tamigi con "The Tower Bridge", uno dei simboli turistici di Londra e alla sua destra "The
City Hall di Southwark", struttura di forma ovale, sede dell’amministrazione comunale di Londra










3- La City con i suoi grattacieli "finanziari" come il 30 St Mary Axe, meglio conosciuto come il "cetriolo" di vetro (The Gherkin)
4 - In lontananza l'inconfondibile ruota di Londra ... il London Eye.










In 3 minuti esatti ridiscendo i 311 scalini a chiocciola e prima di uscire dal "Monument" vengo omaggiato da un diplomino dove è scritto ... "This is to certify that has climbed the 311 steps of the Monument" ... tradotto ... "Si certifica che ha scalato i 311 gradini del Monumento "









The Monument era rimasto chiuso dal 30-07-2007 fino al 16-02-2009 per essere restaurato e per apporre la nuova balaustra e la gabbia per la piattaforma panoramica.
Il progetto di restauro del monumento ha successivamente vinto diversi premi.
Il 16-06-2010 ha vinto il prestigioso "City Heritage Award" che viene assegnato da 30 anni
al miglior progetto di rinnovamento nella City.

The Monumenti viene visitato ogni anno da quasi 150.000 persone.
















STORIA DEL MONUMENTO

Il Grande Incendio ebbe inizio nella casa di un fornaio in Pudding Lane nella domenica del 2 Settembre 1666 e fu spento il mercoledì 5 settembre, dopo aver distrutto la maggior parte della Città.
Anche se poche persone persero la vita, il fuoco costrinse molte attività commerciali a fermarsi, distrusse o danneggiò gravemente migliaia di case, centinaia di strade, edifici pubblici e chiese come ad esempio la Cattedrale di Saint Paul.



In ricordo del "Grande Incendio" si decise di erigere
un monumento permanente vicino al luogo dove era iniziato.

Sir Christopher Wren, Ispettore generale di re Carlo II e l'architetto della Cattedrale di St. Paul, decise la costruzione di una colossale colonna dorica nella tradizione antica con 311 gradini che conducono ad una piattaforma panoramica.

Essa è sormontata da una urna di rame raffigurante delle fiamme, a simboleggiare il grande incendio.

The Monument è alto 61 metri (202 piedi) ed è l'esatta distanza tra il luogo dove si trova il monumento e il sito in Pudding Lane, dove il fuoco ebbe inizio.

venerdì 24 settembre 2010

I GIGLI DEL '44 - docu film sull'eccidio di cittadini teramani da parte dei nazi-fascisti



Presentato il 24 settembre 2010 in occasione del 67° anniversario della Battaglia di Bosco Martese in una Sala Polifunzionale della Provincia di Teramo gremita di studenti e di cittadini, questo audiovisivo intende ricordare l'ultimo giorno di guerra a Teramo, il 13 giugno 1944.

Lo scopo principale che l'Associazione Teramo Nostra, ideatore e produttore del docu-film, ha voluto raggiungere è quello di costituire una moemoria storica della città di Teramo riproponendo, per quanto possibile, avvenimenti e personaggi attraverso la testimonianza diretta di sopravvisuti e testimoni degli eventi, ricollocandoli nei luoghi dove gli stessi avvennero.

Nonostante alcune inveitabili incongruenze sceniche dovute alle modifiche urbanistiche prodotte in circa 70 anni di storia Vincenzo Cicconi, titolare della PacotVideo (regista, autore di fotografia, operatore di ripresa e post produzione video) e gli sceneggiatori Sandro Melarangelo ed Enrico Borgatti, assieme a tutti i collaboratori e volontari, sono riusciti nell'intento di donare alla città una testimonianza di quanto accadde quel giorno, ripercorrendo le vie natie dei martiri, Vico del Pensiero, Vico del Sole, Via delle Cererie, e Via dell'Aeroporto.

Il 13 giugno 1944 otto uomini, tre adulti e cinque giovani furono brutalmente fucilati dalle truppe nazifasciste in ritirata.

Bruno Chiavone, Antonio Cipro, Antonio Di Bernardo, Mauro D'Intino, Carlo Durante, Luigi Marcozzi, Amedeo Parabella, Aldo Quarchioni, questi i loro nomi.

L'Associazione Teramo Nostra ringrazia tutti coloro che, in maniera del tutto gratuita, anno partecipato alla realizzazione del docu-film.
Un ringraziamento particolare va a Dante De Sanctis, sopravvissuto al tragico evento.

La ricostruzione della giornata è stata possibile anche grazie alla ricerca analitica fatta dal prof. Lucio Cancellieri, sfociata nella pubblicazione del libro "Teramo 13 giugno 1944 - L'eccidio" edito da Demian, prodotto da Teramo Nostra e presentato il 13 giugno 2010.

Altro materiale utile alla documentazione è stato studiato presso l'Archivio di Stato di Teramo

Il 13 giugno, giorno di Sant'Antonio, corre il 66° anniversario della liberazione di Teramo e dell'efferata fucilazione.

Il video è stato pubblicato sul canale video Vimeo e Blip.TV.