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lunedì 31 dicembre 2012

I video più visti della PacotVideo su YouTube

Il 29 dicembre del 2006 la PacotVideo inaugurò il proprio canale di video sharing su YouTube.
Al 31 dicembre 2012 sono 525 i video pubblicati su YouTube.

Come ogni fine anno si fanno statistiche e anche la PacotVideo vuole farne una in riferimento al sopraccitato canale video.


75.700 - Auschwitz: il simbolo della follia e della barbaria umana (N.4)
65.835 - Il vaffanculo di Niki Vendola a maurizio gasparri (N.134)
39.809 - Quadriglia Teramana - 2009-02-28 (N.101)
35.563 - Strage di Capaci e morte di Falcone 17 anni dopo - 2009-05-23 (N.136)
27.272 - Fuori onda di Fini. Esclusiva della Pacotvideo e non di Repubblica.it (N.207)
13.190 - A Teramo (Abruzzo) un treno investe un camion - 04-02-2009 (N.83)
12.483 - Londra - 7 - Cambio della guardia a Buckingham Palace (N.12)
10.592 - Pietracamela e Prati di Tivo - Teramo - Abruzzo (N.15)


11.294 - Quadriglia Teramana - 2009-02-28 (N.101)
3.646 - Roberto Scarpinato al Premio Borsellino 2012 (N.504)
2.350 - Strage di Capaci e morte di Falcone 17 anni dopo (2009-05-23) (N.136)
1.876 - Nereto - Il Paese dei Campanelli (07-08-2009) (N.156)
1.317 - Teramo negli anni 60 (N.321)
1.171 - Teramo nel 2011 (N.344)
1.132 - Pietracamela e Prati di Tivo - Teramo - Abruzzo (N.15)
1.120 - De Magistris a Bondi : Sei un servo di Berlusconi (N.235)
1.084 - Zoo di Londra (2010-08-09) - 2 - Rettilario - Reptile House (N.264)
1.047 - Lo sfacelo dell'ex-Ospedale psichiatrico a Teramo - Abruzzo (N.78)

giovedì 13 dicembre 2012

Commemorazione di Ercole Vincenzo Orsini, partigiano e medaglia d'oro della Resistenza


Si è svolta stamattina la cerimonia di Commemorazione di Ercole Vincenzo Orsini, partigiano e medaglia d'oro della Resistenza, nel 69°Anniversario dell'omicidio ad opera dei fascisti di Montorio al Vomano il 13 Dicembre 1943.

Orsini fu tra i principali organizzatori della concentrazione al Ceppo di Bosco Martese, partecipò alla storica battaglia e poi si nascose nel comune di Montorio al Vomano.

La sera del 13 Dicembre 1943 fu riconosciuto da alcuni fascisti del battaglione M mentre si trovava nella piazza principale della città, che oggi porta il suo nome.

Orsini scappò inseguito dai fascisti e fu raggiunto nei pressi del mulino Boccanera sulla sponda sinistra del fiume Vomano.

L'eroico partigiano rifiutò di arrendersi, e si difese usando una una pistola e un paio di bombe a mano.
I fascisti erano in dieci e fu sopraffatto, trucidato e il suo corpo, come esempio per i cittadini montoriesi, venne esposto nella piazza di Montorio.

La cerimonia, organizzata dal Comitato Provinciale di Teramo dell'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani D'Italia) ha avuto inizio a Teramo, in Via Paladini, davanti alle Poste Centrali con deposizione di una corona d'alloro sotto la lapide di Orsini.

Piazza Paladini è il luogo nel quale Vincenzo Orsini e il fratellastro Gisberto svolgevano l'attività di esperti maestri nella lavorazione del legno e dove si riunivano durante il regime fascista gli antifascisti teramani e dove veniva programmata la cospirazione antifascista Teramana.

Successivamente i partecipanti alla manifestazione si sono trasferiti nel luogo natio di Orsini, a Montorio al Vomano.

Nella piazza dedicata a Orsini, davanti ad un folto gruppo di giovani studenti, hanno preso la parola le seguenti personalità:

- MIRKO DE BERARDINIS - Segretario Provinciale ANPI che ha letto la motivazione con la quale fu conferita nel 1979 la Medaglia D’Oro ad Ercole Vincenzo Orsini.

- SABATINO MAZZA - Presidente Sezione ANPI Montorio al Vomano

- MARCO CITEREI, Assessore Comunale che ha portato il saluto del sindaco Alessandro Di Giambattista e dell’Amministrazione di Montorio ai partecipanti

- Sen. ANTONIO FRANCHI - Presidente Provinciale ANPI che ha ricordato ai ragazzi la vita eroica di Ercole Vincenzo Orsini e le modalità vigliacche con cui fu catturato e ucciso e il cui corpo fu successivamente umiliato caricandolo sul dorso di un asino e lasciato per una intera notte nella melma della piazza principale di Montorio al Vomano.

- MIRKO DE BERARDINIS ha concluso la commemorazione leggendo un tratto del famoso "Discorso sulla Costituzione" di Piero Calamandrei, antifascista e membro dell’Assemblea Costituente, che fu pronunciato il 26 gennaio 1955 in occasione dell’inaugurazione di un ciclo di sette conferenze sulla Costituzione italiana organizzato da un gruppo di studenti universitari e medi per illustrare in modo accessibile a tutti i principi morali e giuridici che stanno a fondamento della nostra vita associativa.

"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati.
Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione"

Hanno presenziato all’iniziativa i nipoti di Ercole Vincenzo, Giovanna, Michele e Vincenzo, Autorità civili e militari, le scolaresche di Montorio al Vomano e numerosi partigiani.


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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Il video ha una durata di circa 22 minuti ed è stato pubblicato su quattro canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
(YouTube - DailyMotion di Virgilio - Vimeo - Blip.TV).

E' stato pubblicato su tre blog anch'essi gestiti da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo:

- blog della Città di Teramo
- blog della PacotVideo
- blog di Pensieri Teramani

E' stato pubblicato sulle pagine Facebook:
1 - Produzione Video a Teramo (Abruzzo) - PacotVideo.it di Cicconi Vincenzo
2 - Il blog della città di Teramo e della sua Provincia
e sulle pagine di Google Plus
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - La Città di Teramo e la sua Provincia

Infine la pubblicazione del video è stato comunicato attraverso Twitter
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - Città di Teramo

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sabato 10 novembre 2012

Roberto Scarpinato al Premio Borsellino 2012


Roberto Scarpinato è Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Caltanissetta.

Nel 1988 si trasferisce alla Procura della Repubblica di Palermo, dove entra a far parte fa parte del pool antimafia collaborando con Giovanni Falcone e con Paolo Borsellino.

Dopo la strage di via D'Amelio, il 19 luglio 1992, è il promotore della rivolta dei sostituti procuratori contro il procuratore capo Piero Giammanco, al quale viene addebitata la responsabilità di avere progressivamente isolato Giovanni Falcone.


Divenuto Procuratore aggiunto, conduce pressanti indagini sui rapporti tra la mafia e la massoneria deviata, sui rapporti tra mafia ed economia e soprattutto sulla cosiddetta “trattativa” tra lo Stato e Cosa Nostra nel periodo delle stragi.

Con uno straordinario sacrificio personale, pagando un prezzo altissimo per il suo impegno in difesa e per la promozione dei valori della legalità tra i tanti processi nel 1996 fa condannare Andreotti per aver avuto rapporti con la mafia sino al 1980, pur se tale reato viene prescritto.

Nel 2005, assume la direzione del Dipartimento mafia-economia che smantella colossali patrimoni illegali, giungendo a sequestrare alla mafia tra il 2008 al 2010 beni per un valore di circa 4 miliardi di euro.

Il suo è anche il nostro concetto di legalità.

Una legalità vera, quella che sta dentro il nome di Paolo Borsellino: non il vuoto legalismo dei benpensanti, il securitarismo che aggredisce i lavavetri ma è connivente con l’illegalità diffusa della politica, chiude gli occhi davanti alle truffe dei potenti e rimane silente e dunque complice davanti ai furti di Stato.



Interpretando il bisogno della collettività che chiede diritti e sente il bisogno di una società fondata sui più alti valori.
Ispirandosi agli stessi principi e agli stessi valori che hanno animato la vita di Paolo Borsellino al dott. Roberto Scarpinato il premio nazionale paolo borsellino 2012



Leonardo Nodari al Premio Borsellino 2012


Nell'anteprima del Premio Borsellino Leonardo Nodari, organizzatore del premio stesso e rappresentante dell'Associazione Società Civile, spiega ai ragazzi delle scuole di Giulianova presenti nella Sala Kursaal cosa andranno a vedere e soprattutto ad ascoltare.

Per trasmettere ai giovani la cultura della legalità è necessario indubbiamente un percorso formativo e informativo, ma è molto utile allo scopo l'esempio e la testimonianza diretta di personaggi 'simbolo' che hanno fatto della legalità il proprio spirito guida e la difesa della legalità la propria missione.

Il premio vuole rendere partecipi delle esperienze vissute in prima persona da cittadini italiani che si sono distinti proprio nel rispetto e nella difesa della legalità

martedì 25 settembre 2012

69° Anniversario Battaglia di Bosco Martese


Il 25 settembre 2012 in località Ceppo l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, in collaborazione con la Provincia di Teramo e il Comune di Rocca S.Maria, ha celebrato il 69° Anniversario della Battaglia di Bosco Martese, la prima battaglia campale della Resistenza italiana.
Un numeroso gruppo di partecipanti ha sfilato in corteo dal piazzale del Ceppo fino al Monumento al Partigiano, nel Bosco Martese.

Dopo la deposizione di una corona d’alloro Mirko De Berardinis, Segretario Provinciale dell’ANPI di Teramo, ha dato inizio alla commemorazione della Battaglia di Bosco Martese.

Sono intervenuti:
Mario De Nigris, comandante partigiano,
Michele Arcaini, partigiano che ha combattuto la Battaglia di Bosco Martese,
Stefania Guerrieri, Sindaco di Rocca Santa Maria (TE),
Mauro Martino, Presidente Consiglio Provinciale di Teramo
Antonio Topitti, Presidente Sezione ANPI "M.Mobili" di Teramo,
Antonio Franchi, Senatore e Presidente Provinciale ANPI Teramo.

Oltre ai famigliari delle vittime, alle Autorità civili e militari, alle Associazioni combattentistiche e d'Arma e diversi partigiani all raduno hanno partecipato oltre 300 ragazzi in rappresentanza delle scuole di tutto il territorio provinciale, dalla costa all’entroterra.

Il 69esimo anniversario è stato dedicato alla memoria del capitano dei carabinieri Ettore Bianco che fu alla guida della formazione dei 1.600 partigiani che diedero vita alla battaglia di Bosco Martese.

CRONISTORIA DELLA BATTAGLIA DI BOSCO MARTESE

A 40 km da Teramo, al termine della strada del Ceppo nel Comune di Rocca Santa Maria, a 1400 metri di altitudine c'è Bosco Martese, immerso tra i Monti della Laga della Provincia di Teramo.
Il 25 settembre 1943, la località di Bosco Martese fu teatro della prima battaglia in campo aperto della Resistenza Italiana contro i nazisti.

Già dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 si erano concentrati nella zona nuclei dell'esercito guidati da numerosi ufficiali fra i quali il tenente colonnello Guido Taraschi e i Capitani Gelasio Adamoli e Giovanni Lorenzini.

Numerosi furono i giovani teramani che salirono a Bosco Martese, tra i quali noti antifascisti teramani come Mario Capuani ed Ercole Vincenzo Orsini (Medaglie D'oro della Resistenza), i fratelli Rodomonti e Ammazzalorso e gruppi di militari inglesi e jugoslavi sfuggiti alla prigionia dei tedeschi.

Nel giro di pochi giorni si radunarono a Bosco Martese circa 1600 uomini tra militari e popolo, comandati dal Capitano dell'Arma dei Carabinieri Ettore Bianco ed uniti da un comune sentimento di antifascismo ed indipendenza nazionale.

La casa cantoniera del Ceppo, presente ancora oggi, divenne sede del Comando Partigiano.

Il comando tedesco, non appena informato della concentrazione di forza partigiane sull'Appennino teramano, il 25 settembre 1943 inviò verso Bosco Martese un battaglione di truppe d'assalto motorizzate.

Lungo il tragitto i tedeschi catturarono presso il Mulino De Jacobis un gruppo di cinque giovani partigiani, che utilizzarono inizialmente come scudi umani, a protezione della colonna motorizzata.

Prima dell'arrivo a Bosco Martese furono barbaramente fucilati: Luigi De Iacobis, mugnaio; Guido Belloni, falegname; Mario Lanciaprima, impiegato di banca; Gabriele Melozzi, contadino; Guido Palucci, falegname, portiere della Teramo Calcio.

Poco dopo, la Battaglia partigiana divampò contro le truppe tedesche e l'intero battaglione fu neutralizzato sotto un potente schieramento armato.
Ai tedeschi non restò altra soluzione che la ritirata.

Nelle ore successive, tentarono un secondo attacco ma lo sbarramento partigiano riuscì a fermare l'avanzata nemica.

Sconfitti sul piano militare i tedeschi ricorsero all'arma del terrore e della rappresaglia: fu presentata al Prefetto e al Podestà di Teramo la minaccia di bombardare e radere al suolo l'intera Città, con la fucilazione di 100 ostaggi per ogni tedesco ucciso, se la formazione di Bosco Martese non si fosse arresa.

La rappresaglia colpì barbaramente militari ed antifascisti.
Il 26 settembre 1943 i tedeschi arrestarono tre carabinieri della Stazione di Pascellata di Valle Castellana (TE) ed un alpino, con l'accusa di complicità nei confronti dei partigiani.
I tre militari dell'Arma dei Carabinieri e l'alpino furono fucilati dai nazisti in località Sella Ciarelli.

Gli antifascisti Mario Capuani ed Ercole Vincenzo Orsini furono catturati ed uccisi senza processo.

La notizia della Battaglia di Bosco Martese fu diffusa da Radio Bari e da Radio Londra e segnò la storia come la prima Battaglia in campo aperto della Resistenza Italiana.

Pertanto, per questa lunga storia di lotta per la Libertà con sacrifici di Partigiani e civili, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, conferì nel 2005, la Medaglia d'Oro per la Resistenza al labaro della Provincia di Teramo.


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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Il video ha una durata di circa 22 minuti ed è stato pubblicato su quattro canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
(YouTube - DailyMotion di Virgilio - Vimeo - Blip.TV).

E' stato pubblicato su tre blog anch'essi gestiti da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo:

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Infine la pubblicazione del video è stato comunicato attraverso Twitter
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
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sabato 28 luglio 2012

"L’Ultima Ascensione" di Mario Cambi e Paolo Emilio Cichetti


Il terribile inverno del 1929.
Se vi capita di chiedere a qualche novantenne quale fu l’inverno più nevoso che si ricordi, certamente risponderà quello del 1928/29.

Non tanto per i mesi di Novembre e Dicembre del ’28, ma soprattutto per quelli di Gennaio e Febbraio e quasi tutto Marzo del ’29, tanto da venire chiamato "l’inverno del ’29".

«Correnti molto fredde provenienti dall’Europa nord orientale, con picchi di alta pressione in Scandinavia e Russia, continuano a defluire con persistenza non comune nell’area depressionaria dell’Europa occidentale».
Questa, in sintesi, la causa del grande freddo che per una quindicina di giorni attanagliò l’Italia centro settentrionale, e gran parte dell’Europa, nel febbraio del 1929

La drammaticità degli eventi fu clamorosa per il continuo imperversare di forti tempeste nevose per tutti e tre i mesi su tutta l’Europa.
In Italia la neve di febbraio fu incredibile; nei giorni che andarono dal 10 al 15 febbraio ne scesero metri e metri, non solo in montagna ma anche lungo le coste, specialmente le adriatiche.

Febbraio 1929 la tragedia.
L’eroico tentativo di due giovani alpinisti e la straordinaria avventura per la loro salvezza

Nel febbraio 1929 una grave tragedia colpì il piccolo mondo dell’alpinismo.

Due giovani soci della SUCAI di Roma (la sottosezione Universitaria del CAI), Mario Cambi e Paolo Emilio Cichetti, tentarono la prima salita invernale del Corno Piccolo lungo la cresta Sud-Sud-Est per la via Chiaraviglio - Berthelet.

Bloccati a poca distanza dalla cima, dal freddo intenso e dalle proibitive condizioni della neve, particolarmente abbondante quell’anno, si rifugiarono nel rifugio Garibaldi dove rimasero bloccati dalla tormenta senza l’adeguato equipaggiamento, al freddo, semi assiderati e senza viveri.

Dopo tre giorni di maltempo, durante i quali cadde un’enorme quantità di neve, ridotti allo stremo, i due tentarono una disperata discesa in direzione del paese di Pietracamela ma persero la vita per sfinimento e per assideramento.

Paolo Emilio Cichetti e Mario Cambi partivano da L’Aquila il 7 febbraio perfettamente equipaggiati ed abbondantemente provvisti di viveri, comunicando agli amici più intimi, con cui quel giorno si intrattennero, la loro intenzione di fermarsi per circa dieci giorni nel Gruppo del Gran Sasso per compiervi parecchie ascensioni.

La sera del 7 febbraio pernottarono in un alberghetto ad Assergi ed al mattino del giorno 8, lasciando inspiegabilmente gli sci ad Assergi, iniziarono la marcia verso il Passo della Portella.
Alcuni alpinisti, che si erano recati colà per assistere alla messa in suffragio della compianta Guida Giovanni Acitelli, li videro arrampicarsi per l’erta faticosa.

Infine essi scomparvero in lontananza.
Il tempo si mantenne incerto nei giorni 9 e 10 e divenne pessimo l’11 e seguenti.

Dall’8 al 12 febbraio del 1929 furono scritte di pugno di Cichetti le note drammatiche del medesimo e di Mario Cambi che precedettero la loro fine.
Il corpo di Paolo Emilio Cichetti fu rinvenuto il 18 febbraio a 3 chilometri da Pietracamela dalle squadre del soccorso guidate da Ernesto Sivitilli.

Le ricerche di Mario Cambi si spostarono in alto; il 21 febbraio il rifugio fu raggiunto dalla guida Luigi Paglialonga di Pietracamela, il 23 da un gruppo della SUCAI di Roma (Ninetta De Angelis, Canavesio, Giovanni Enriques ed Edoardo Amaldi).

Dal 9 marzo al 24 aprile si susseguirono nel registro del rifugio Garibaldi le firme del cap. Mulattieri, quelle frequenti del tenente Enrico Silvestri, campione militare olimpionico di sci, e dei numerosi alpini del 3° reggimento di stanza a Pietracamela.

La salma, già composta amorevolmente dal compagno, morto più tardi, fu ritrovata il 25 aprile presso la riva del Rio Arno in località Peschio Ricciuto.

Il diario scritto di pugno da Paolo Emilio Cichetti e trascritto all’epoca da Bernardino Catinaro, già maresciallo della milizia nazionale forestale.

8 febbraio 1929
Arriviamo al rifugio.
Lo troviamo completamente coperto dalla neve.
L’interno è in grandissimo disordine.

Manca la pala, cosa grave data la stagione.
Mancano molte stoviglie.
Manca l’ascia per spaccare la legna.
Al camino della cucina è stato tolto il cappuccio, ragione per cui si è riempito di neve e di ghiaccio e riesce penoso farlo funzionare.

Coloro che vengono d’estate ignorano probabilmente cosa sia l’inverno quassù e solo ammettendo questo sono scusabili del disordine in cui hanno lasciato il rifugio.
Ripetiamo come sia specialmente dannosa l’assenza della pala che ci impedisce di poter richiudere la porta, costringendoci così a dormire quasi all’aperto.

9 febbraio 1929
Siamo senza orologio.
Partiamo a giorno alto diretti al Corno Piccolo.

Giungiamo dopo circa due ore, attraverso varie difficoltà per le orribili condizioni di neve valangosa alla sella dei due Corni.
Attacchiamo immediatamente la cresta S.S.E. per la via Chiaraviglio – Berthelet.


Al tramonto giungiamo al cengione sotto la “ Mitria “.
Siamo costretti a tornare a causa della notte prossima e delle mani gelate.
Il freddo è stato di una intensità straordinaria.
L’esser costretti ad andar senza guanti fa gelare immediatamente le mani, le cui dita diventano in pochi secondi di un colore giallo.
La perdita di un sacco aggrava le nostre condizioni.
La via da noi seguita, che in estate è un’interessante arrampicata ma senza mai gravi difficoltà, è in questa stagione straordinariamente difficile e pericolosissima date le condizioni della neve.

Il freddo era tale che le mani si appiccicavano alla roccia e al ferro della piccozza a causa della loro umidità che gelava immediatamente al contatto.
Anche la saliva gelava subito al contatto della roccia.

Abbiamo percorso circa la metà della cresta e nella parte più difficile.
Se non fosse stato il pensiero che una notte passata all’aperto con questa temperatura sarebbe stata quasi certamente impossibile a superarsi, saremmo giunti in vetta.
Ritorniamo al rifugio dopo aver recuperato il sacco per il passo del Cannone e la Conca degli Invalidi.

Il percorso viene congiunto di notte.
Togliendoci le scarpe, troviamo i nostri piedi in una fodera di ghiaccio e ci accorgiamo di averne, ciascuno di noi, uno congelato.
Li massaggiamo immediatamente con neve e poi con alcool.
Si gonfiano prendendo l’aspetto di cotechini e sono perfettamente insensibili.

10 febbraio 1929
Stiamo smaltendo il congelamento.
I piedi non accennano di sgonfiare.
Anche una mano di Mario è nelle medesime condizioni.

11 febbraio 1929
 Idem come il giorno precedente, fuori nevica.

12 febbraio 1929
Ci svegliamo la mattina completamente sepolti.
La neve caduta durante la notte ha otturato il pertugio che ci serviva d’ingresso.

La mancanza della pala ci mette in serie difficoltà.
Siamo costretti a gettare la neve dentro il rifugio per chiudere la porta.
Siamo veramente dispiaciuti di questo, ma non possiamo fare altrimenti.

Coloro che verranno dopo di noi ci vorranno scusare.
Terminate le provviste ci rechiamo, o meglio speriamo, di raggiungere Pietracamela.

I piedi nelle medesime condizioni.
Tempo pessimo

Paolo Emilio Cichetti - Mario Cambi - Sez. CAI L’Aquila

Domenica 4 agosto 1929, con cerimonia originale e di carattere schiettamente alpinistico, la sezione di L’Aquila del Club Alpino Italiano, per eternare il ricordo dei suoi due soci tragicamente caduti sul Gran Sasso nell’inverno trascorso, battezzò con il nome di Mario Cambi il Torrione Centrale della cresta Orientale del Corno Grande, e col nome di Paolo Emilio Cichetti la Mitria della Cresta Sud - Sud - Est del Corno Piccolo.

Uno spettacolo teatrale liberamente tratto dal libro di Pasquale Iannetti “Febbraio 1929 L’ultima ascensione di Mario Cambi e Paolo Emilio Cichetti."

Commento della prof.ssa Carla Di Egidio.
Una produzione Pacot Video di Vincenzo Cicconi – Teramo.

giovedì 14 giugno 2012

Celebrazione 68° Anniversario della Liberazione di Teramo


Il 14 giugno 2012 la sezione dell’ANPI di Teramo "Manfredo Mobili" in collaborazione con il Comune e la Provincia di Teramo ha organizzato una manifestazione per celebrare il 68° anniversario della liberazione di Teramo dai nazi-fascisti.

Il video della manifestazione è stato realizzato da Vincenzo Cicconi della PacotVideo.

Le celebrazioni sono iniziate con l'omaggio alla lapide degli otto Martiri teramani uccisi il 13 giugno 1944, alla vigilia della Liberazione di Teramo, nei pressi della Madonna delle Grazie: Chiavone Bruno (20 anni), Cipro Antonio (16), Di Bernardo Antonio (46), D’Intino Mauro (22), Durante Carlo (16), Marcozzi Luigi (48), Parabella Amedeo (33), Quarchioni Aldo (15)

Per l'occasione e su iniziativa dell'ANPI, è stata corretta la lapide in marmo che ricorda l'orrendo eccidio nazista con l'aggiunta del nominativo del giovane teramano Mauro D'Intino ucciso insieme agli altri ma non presente nell'epigrafe, con la correzione di due cognomi e l'inserimento nel testo della giovane età delle vittime.


Dopo lo scoprimento della lapide ripristinata la manifestazione è stata introdotta da Mirko De Berardinis, Segretario Provinciale ANPI Teramo e sono intervenuti i seguenti relatori:

1 – Antonio Topitti, Presidente Sezione ANPI di Teramo
2 – Maurizio Brucchi, Sindaco del comune di Teramo
3 – Mauro Martino, Presidente del Consiglio Provinciale di Teramo
4 – Antonio Franchi, Senatore e Presidente Provinciale ANPI di Teramo che ha ripercorso le diverse vicende della Resistenza teramana.



La prima parte delle Celebrazioni si è conclusa con la benedizione della lapide ed una preghiera per le vittime dell'eccidio nazista, da parte di Padre Ferdinando del Santuario della Madonna delle Grazie.

Al termine della manifestazione si è svolto un corteo celebrativo ed i partecipanti, con in testa i Gonfaloni Istituzionali della Provincia di Teramo, del Comune e delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma, hanno percorso le vie del centro storico cittadino raggiungendo Piazza Orsini dove è stata deposta una Corona d’Alloro nei pressi della Lapide ai Caduti Teramani.

La manifestazione è proseguita poi lungo Corso S.Giorgio, per arrivare fino alla Prefettura di Teramo nel cui cortile interno è stata posta una corona d’alloro nei pressi della Lapide del Comitato di Liberazione Nazionale.

La lapide presente nel cortile interno dell'edificio fu inaugurata nel 1994 in occasione del 50° Anniversario della Liberazione di Teramo e ricorda l'insediamento del CLN nella Prefettura di Teramo avvenuto il 14 giugno 1944 con la partecipazione dei partiti democratici ricostituiti dopo la fine della dittatura fascista.


Alla manifestazione in ricordo della Liberazione di Teramo hanno partecipato i Partigiani Michele Arcaini e Salvatore Tirabovi e Dante De Sanctis che scampò per miracolo alla strage del 13 giugno 1944.

Presenti tra gli altri anche Graziano Nardi e Fernando Mazzarulli, che nel 1944, ragazzini, videro la drammatica scena dell'eccidio nazista.



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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Il video ha una durata di circa 22 minuti ed è stato pubblicato su quattro canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
(YouTube - DailyMotion di Virgilio - Vimeo - Blip.TV).

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domenica 3 giugno 2012

Escursione da Battaglia al Monte Foltrone (1996-05-04)




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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Il video ha una durata di circa 4 minuti ed è stato pubblicato su cinque canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
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domenica 6 maggio 2012

Escursione Umito - Cascate della Volpara (1996-05-05)



Percorso: da Umito attraverso il Fosso della Montagna, il Rio della Prata, il Rio Volpara, le Cascate della Volpara con rientro ad Umito.

L'escursione che vogliamo proporre oggi fu effettuata il 5 maggio 1996 e parte dal paese di Umito a due passi da Acquasanta Terme abitato da poche decine di persone con le sue vecchie case adornate con i gafi, vecchi balconi in legno di origine longobarda.

Nei dintorni del paese si ricorda il triste episodio di un gruppo di partigiani tradito nel marzo del 1944 da un sottufficiale acquasantaro passato al nemico.
I partigiani e i tedeschi ingaggiarono una cruenta battaglia e oltre 50 partigiani perirono.

Oggi a Pozza, nei pressi di Umito, un piccolo cimitero partigiano ricorda il sacrificio di quegli uomini.

L'escursione in un mare di verde, risalendo la splendida valle del Fosso della Montagna e del Rio Volpara sul versante nord dei Monti della Laga, ci ha regalato la visione delle splendide Cascate della Volpara.
Traversato il torrente che forma una piccola ma bella cascata si comincia a costeggiare da vicino il Rio Volpara che qui presenta bellissime lastronate di arenaria accarezzate dall'acqua che vi forma scivoli e vasche





 


 






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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
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sabato 28 aprile 2012

Escursione Anello di Cerqueto (1996-04-28)



Percorso: da Cerqueto attraverso il Rio Ferroni, Peschiofolle, il Colle Varo, il Colle del Fiele, il Colle dei Prati Mignari, il Fosso Faina, la fonte Macinelli, la Fonte Salse e il rientro a Cerqueto.

Il paese di Cerqueto, nel cuore del Gran Sasso, conserva notevoli caratteri di antichità, soprattutto nella parte alta, il cosidetto "Borgo Vecchio" dove abbiamo incontrato degli interessantissimi esempi di gafi.

L'escursione non è stata felice dal punto di vista metereologico ma si è rivelata bellissima grazie alla visita proprio del paese e soprattutto del "Museo delle antiche tradizioni contadine" che ha chiuso la nostra serata in bellezza.

Non abbiamo potuto godere dello splendido panorama che da Collevaro si apriva sui Due Corni, sul Monte Corvo e su Pietracamela a causa della nebbia.

Naturalmente ci torneremo.

Ma sui Prati Mignari a 1.500 metri splendide fioriture di crochi e primule ci hanno abbondantemente ripagati della fatica.

L'etimologia del toponimo di Cerqueto è trasparente, da Querceto a Cerqueto seguendo l'antico dialetto locale dove ancora oggi "Cerqua" sta per Quercia.
La visita al Museo del Folclore conclude degnamente la nostra splendida giornata

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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Il video ha una durata di circa 3 minuti ed è stato pubblicato su cinque canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
(YouTube - DailyMotion di Virgilio - Vimeo - Blip.TV - Kewego).

E' stato pubblicato su tre blog anch'essi gestiti da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo:

- blog della Città di Teramo
- blog della PacotVideo
- blog di Pensieri Teramani

E' stato pubblicato sulle pagine Facebook:
1 - Produzione Video a Teramo (Abruzzo) - PacotVideo.it di Cicconi Vincenzo
2 - Il blog della città di Teramo e della sua Provincia
e sulle pagine di Google Plus
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - La Città di Teramo e la sua Provincia

Infine la pubblicazione del video è stato comunicato attraverso Twitter
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - Città di Teramo

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martedì 24 aprile 2012

Convegno "I Bilanci Comunali e il Welfare Locale"

Si è svolto a Teramo, presso l'hotel Abruzzi, un convegno, organizzato dalla sezione Sindacato Pensionati Italiani della CGIL, dal titolo "I Bilanci Comunali e il Welfare Locale".

Il convegno è stato condotto da Antimo Amore, giornalista della redazione di RAI 3 regione Abruzzo.
Le video-riprese dell'intero convegno sono state effettuate da Vincenzo Cicconi della PacotVideo.

I rappresentanti della CGIL hanno presentato ad una vasta platea uno studio sui bilanci comunali da cui si evince la sempre minore disponibilità, da parte degli enti locali, di risorse economiche che costringe gli amministratori cittadini ad aumentare la pressione fiscale e a ridurre la spesa sociale.

Il convegno si è aperto con discorso introduttivo di Geppino Oleandro, segretario SPI-CGIL di Teramo.


Francesco Montemurro, responsabile banca dati bilanci EE.LL. e delle regioni dello SPI-CGIL Nazionale, che attraverso delle schede ha illusttrato "Una lettura critica dei bilanci dei comuni della Provincia di Teramo).

Purtroppo in fase di post produzione video le schede proiettate in sala non sono state inserite a causa del mancato invio delle stesse da parte del relatore, nonostante le reiterate richieste da parte della PacotVideo.


- Brucchi Maurizio, Sindaco di Teramo


- Carmine Ranieri, Segretario Generale FP-CGIL Abruzzo


- Pepe Dino, Sindaco di Torano Nuovo


- Zippilli Giovanna, Segretaria Generale SPI-CGIL Abruzzo


- Di Varano Alfredo, Sindaco di Isola del Gran Sasso


- Timoteo Nando, Presidente Comunità Montano del Gran Sasso zona "O"


- Di Cesare Gianni, Segretario Generale CGIL Abruzzo


- Saltini Lucio, Segretario Nazionale SPI-CGIL






La CGIL rende un omaggio al comandante partigiano Mario de' Nigris

Si è svolto a Teramo, presso l'hotel Abruzzi, un convegno, organizzato dalla sezione Sindacato Pensionati Italiani della CGIL, dal titolo "I Bilanci Comunali e il Welfare Locale".

All'inizio della manifestazione è stato rivolto un omaggio al partigiano Mario de' Nigris
Le video-riprese sono state effettuate da Vincenzo Cicconi della PacotVideo.

Sono intervenuti, in ordine cronologico;

- Gianpaolo Di Odoardo, Segretario GeneraleCGIL Teramo,
- Lucio Saltini, Segretario Nazionale SPI-CGIL
- il comandante partigiano Mario de' Nigris
- la figlia di Mario de' Nigris

venerdì 20 aprile 2012

Conferenza stampa del 1° Festival Nazionale della Letteratura di Giulianova






Si è svolta presso la Sala Consiliare del Comune di Giulianova la conferenza stampa di presentazione del Primo Festival della letteratura "Città di Giulianova"

Alla conferenza stampa sono intervenuti:
1 - Nadia Ranalli, Assessore alla Cultura del Comune di Giulianova,
2 - Azzurra Marcozzi, responsabile dell'Ufficio Stampa del Festival
3 - Leo Nodari di Società Civile onlus, direttore del Festival
4 - Patrizia Di Donato, presidente del Festival

La Conferenza Stampa è stata integralmente video-ripresa da Vincenzo Cicconi della PacotVideo.

Il Primo Festival Nazionale della Letteratura si svolge a Giulianova dal 23 al 28 aprile e in diversi sedi verranno presentati scrittori sconosciuti o emergenti e le loro opere letterarie.

Il momento più importante del Festival della Letteratura si svolgerà il 28 aprile presso la Sala Convegni Kursaal con la premiazione e la consegna di targhe di merito a numerosi scrittori, narratori e poeti.

La manifestazione finale del 28 aprile e incontri letterari all'interno del Festival verranno video-riprese dalla PacotVideo

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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Il video ha una durata di circa 20 minuti ed è stato pubblicato su quattro canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
DailyMotion di Virgilio - Vimeo - Blip.TV - Kewego).

E' stato pubblicato su tre blog anch'essi gestiti da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo:

- blog della Città di Teramo
- blog della PacotVideo
- blog di Pensieri Teramani

E' stato pubblicato sulle pagine Facebook:
1 - Produzione Video a Teramo (Abruzzo) - PacotVideo.it di Cicconi Vincenzo
2 - Il blog della città di Teramo e della sua Provincia
e sulle pagine di Google Plus
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - La Città di Teramo e la sua Provincia

Infine la pubblicazione del video è stato comunicato attraverso Twitter
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - Città di Teramo

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mercoledì 18 aprile 2012

Manifestazione in ricordo di Anna Pepe


Si è svolto presso la Sala Consiliare del Comune di Teramo "Fai Salotto", una manifestazione in omaggio ad Anna Pepe, figura di spicco della vita artistica e culturale teramana scomparsa lo scorso 11 marzo, organizzata dal del FAI di Teramo.

A presenziare la manifestazione erano presenti il marito, Sandro Melarangelo, e i figli Alberto e Marino.

Le riprese della manifestazione sono state realizzate da Vincenzo Cicconi della PacotVideo.

Questi gli interventi in ordine cronologico:
1 - Laura De Berardinis, che ha presentato la manifestazione,
2 - Franca Di Carlo Giannella, capo delegato del FAI di Teramo, che ha letto una poesia "A Teramo" scritta da Anna Pepe
3 - Marco Tancredi, presidente della Commissione Cultura, in rappresentanza del sindaco Maurizio Brucchi ha consegnato a Sandro Melarangelo una targa ricordo dedicata ad Anna Pepe.
4 - Piero Chiarini, presidente di Teramo Nostra
5 - Edoardo Morricone, cantautore e musicista teramano, che ha interpretato un paio di motivi musicali.
6 - Lucio Cancellieri, scrittore teramano, che ha declamato la poesia in dialetto “Annè...”
7 - Eleonora Rotta, una ragazzina che ha recitato la poesia “Donna” di Anna Vetusto.

Al termine della manifestazione il Coro in Rosa dell'Istituto Comprensivo Savini – San Giuseppe, diretto dalla maestra Silvia Iuliani, ha interpretato quattro canzoni.

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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Il video ha una durata di circa 28 minuti ed è stato pubblicato su quattro canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
(YouTube - DailyMotion di Virgilio - Vimeo - Blip.TV.

E' stato pubblicato su tre blog anch'essi gestiti da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo:

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- blog della PacotVideo
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2 - Città di Teramo

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sabato 14 aprile 2012

Escursione Anello di Pascellata (1996-04-21)




Percorso: da Pascellata, attraverso la Sorgente Solforosa, il Collatto, l'Area Martese, la Casetta Ianuari, la Costa Cesa Grande con rientro a Pascellata

Paese della Laga, Pascellata è a 840 metri sul livello del mare.

Questo anello ci introduce nel cuore dell splendida Valle Castellana, valle nella quale gli abitanti del luogo ancora oggi riescono a trarre legna, fieno, castagne e funghi.

Una vallata ricca di sorgenti d'acqua che conferiscono alla vegetazione un rigoglio e dei colori veramente unici.

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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Il video ha una durata di circa 2 minuti ed è stato pubblicato su cinque canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
(YouTube - DailyMotion di Virgilio - Vimeo - Blip.TV - Kewego).

E' stato pubblicato su tre blog anch'essi gestiti da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo:

- blog della Città di Teramo
- blog della PacotVideo
- blog di Pensieri Teramani

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1 - Produzione Video a Teramo (Abruzzo) - PacotVideo.it di Cicconi Vincenzo
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domenica 1 aprile 2012

Valle Piola ... Il fascino della storia

Il video è stato realizzato dalla PacotVideo il 26 aprile del 1997




Le case di Valle Piola sono simili a un gregge riunito.

Sono passate generazioni, vissuto in queste povere case, dormito su alti letti di tavole, e ora riposano per sempre nella fossa comune della chiesa; è passato qui re Manfredi, e la sua anima erra ancora, a notte, senza pace, tra le rovine del suo castello.

È passato qui anche Carmine Santini «il giacobino senza pace» che, dopo una vita di violenza e di travaglio, è scannato, in una forra, dagli uomini del brigante Sciabolone; e qui s’è nascosto Delfico per mesi, vivendo in una grotta e cibandosi d’erbe.

Tutto è storia, tutto ha seguito nel mondo l’ascesa del progresso, ma i montanari di Valle Piola, come quelli degli altri villaggi di questa montagna, sono rimasti quelli che erano.

Esseri primitivi, terrorizzati ancora dal demonio e dalle streghe, che si riuniscono la notte del venerdì dinanzi al vecchio mulino.

Le ferrovie attraversano la terra, gli aeroplani sorvolano le vette ma nulla il montanaro ha voluto apprendere dagli uomini moderni, nessuna meraviglia della civiltà lo ha incuriosito.

Vive come viveva mille anni fa, mangiando ancora il suo farro, che pesta nel vecchio mortaio che già fu degli antenati; bevendo ancora l’acqua della medesima sorgente...”.
(Il giornalista Fernando Aurini in un articolo del 1959)


Valle Piola è nel distretto “Tra due Regni” del Parco Nazionale Gran Sasso-Laga.
È un nucleo di circa dieci edifici più una chiesa e un casale per pastori, a un’altitudine di circa 1000 metri sul versante nord orientale del Monte della Farina.

Da oltre un trentennio è in stato di abbandono.

L’abitato, nel corso degli anni, è stato depredato da gentaglia senza scrupoli.
La vetusta chiesa, con il tetto crollato, non ha più la campana, rubacchiata dai soliti vandali. Scomparsa la statua lignea del patrono San Nicola.

Le pitture sui muri del tempio sono state asportate chirurgicamente insieme all’intonaco.

Identica sorte hanno subito antichi chiavistelli, balconi di legno incastonati nei muri di pietra e portoni di legno intagliato.
Eppure, il fascino di questo grumo di case è incredibilmente intatto!

Il borgo, insieme alla vicina località Case Menghini, era il baluardo rassicurante sull’antica mulattiera, battuta da carbonai e pastori, che collegava la vetta del Monte Farina, rifugio dei partigiani della Resistenza teramana, con gli abitati di Acquaratola e Santa Cecilia.

Da qui i pastori abbandonavano i pascoli per raggiungere i tratturi che collegavano con il Tavoliere delle Puglie o l’Agro Pontino romano per far svernare le greggi.

Valle Piola era un centro importante per questi uomini costretti a mutare improvvisamente le loro condizioni di vita, in quella che era definita la “mala stagione”, di là dall’andamento del tempo atmosferico.

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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Il video ha una durata di circa 11 minuti ed è stato pubblicato su cinque canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
(YouTube - DailyMotion di Virgilio - Vimeo - Blip.TV - Kewego).

E' stato pubblicato su tre blog anch'essi gestiti da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo:

- blog della Città di Teramo
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