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sabato 17 dicembre 2011

Presentazione del libro del Senatore Antonio Franchi: "protagonisti di ieri nella luce dell'oggi"


Alle ore 17.00, presso il Museo d'Arte dello Splendore di Giulianova e davanti ad una sala gremita si è svolta la presentazione del libro "Protagonisti di ieri nella luce dell'oggi: attualità del passato", ultima testimonianza politico-letteraria del Senatore giuliese Antonio Franchi.

L'evento culturale è stato videoripreso da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Su internet è stata pubblicata sia la versione integrale che i singoli interventi degli oratori intervenuti.

Sono intervenuti:
1 - lo storico Roberto Ricci
2 - il giornalista Francesco Marcozzi che ha anche coordinato l'incontro culturale
3 - il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro
4 - l'Onorevole Alberto Aiardi, economista
5 - l'artista Sandro Melarangelo
6 - il Presidente Ente Porto di Giulianova Pierangelo Guidobaldi
7 - il senatore Antonio Franchi, autore del libro


Il libro rappresenta un importante documento che, attraverso il racconto di diversi personaggi della vita culturale e politica di Giulianova, permette alle nuove generazioni di rivivere il periodo storico che va dagli anni 30 agli anni 90.

I personaggi che sono stati raccontati nel libro dal senatore Antonio Franchi, iscritto al Partito Comunista, sono diversi e appartenenti a diversi schieramenti politici, dalla Democrazia Cristiana al Partito Comunista e al Partito Socialista:
1 - l'avvocato Riccardo Cerulli
2 - Pio Macera
3 - Giuseppe Martinelli
4 - Antonio Di Pietrangelo
5 - Fernando Di Teodoro
6 - monsignor Ettore Di Filippo
7 - Pina Ridolfi
8 - Leo Leone
9 - Balilla Vanni
10 - Il senatore Pietro De Dominicis
11 - Bruno Andreani
12 - Pasquale Di Massimantonio
13 - Ezio Ridolfi

Costoro hanno caratterizzato la vita quotidiana di Giulianova nel dopoguerra fino agli anni 90 rappresentando la cittadinanza locale nelle istituzioni locali, provinciali, regionali e nazionali

Il loro impegno politico ma anche sociale e culturale hanno permesso lo sviluppo
economico, sociale, civile dell'intera regione Abruzzo.













Qui di seguito riportiamo l'introduzione al libro.

"...La contrapposizione ideologica era netta e forte.
Il di­battito politico però, anche se aspro, si svolgeva sempre su un piano di civiltà e correttezza, di rispetto reciproco.
Oggi purtroppo non è così.
Spesso assistiamo a dibattiti con i contendenti che si ricoprono di invettive e contumelie offrendo uno spettacolo indecoroso che allontana il cittadino dalle istituzioni.
Oggi la politica è debole.
I politici vengono guardati con ostilità e con disprezzo.
Ieri erano considerati e rispettati.

Un libro sulla casta nessun giornalista si sarebbe mai sognato di scrivere.
Il livel­lo culturale dei politici purtroppo si è sensibilmente abbassato.
Spesso chi scende in campo lo fa per ambizione personale.
Tutto questo alimenta la sfiducia e l'ostilità nei confronti dei partiti e della politica.

Attenti, però, l'antipolitica distruttiva porta inesorabil­mente verso esiti oligarchici e autoritari.
Essa va combattuta accogliendo la domanda di moralità e di rigore che i cittadini ri­volgono ai loro rappresentanti.

Pietro De Dominicis era convinto che i partiti sono indispensabili alla democrazia e che la politica è il solo strumento a disposizione dei più deboli per far sentire la propria voce giacché i potenti non ne hanno bisogno per tu­telare i propri interessi.

Ecco perché spesso ammoniva le nuove generazioni che ci si impegna in politica soltanto se sì è spinti da grandi ideali di giustizia, di libertà, di solidarietà..."

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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Il video ha una durata di circa 1 ora 38 minuti;

E' stato pubblicato sulle pagine Facebook:
1 - Produzione Video a Teramo (Abruzzo) - PacotVideo.it di Cicconi Vincenzo
2 - Il blog della città di Teramo e della sua Provincia
e sulle pagine di Google Plus
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - La Città di Teramo e la sua Provincia

Inoltre è stato pubblicato su cinque canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
La versione integrale su Vimeo - Blip.TV.
I singoli interventi degli oratori su Vimeo - Blip.TV - Kewego - DailyMotion.

Articolo, foto e video sono inoltre visionabili su tre blog anch'essi gestiti da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo:
1 - blog della Città di Teramo
2 - blog della PacotVideo
3 - blog di Pensieri Teramani

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martedì 13 dicembre 2011

Abruzzo nel cuore! ... il nuovo libro di Sergio Scacchia



Dopo solo cinque mesi dall’ultimo successo, Sergio Scacchia torna a parlare del suo Abruzzo.

Ancora un prezioso libro, il terzo, dopo Silenzi di Pietra e Il mio Ararat.
Abruzzo nel Cuore intende accompagnare questa volta più comodamente in auto alla conoscenza della costa abruzzese, partendo da quello spettacolo naturale che sono i trabocchi, per arrivare a borghi, chiese e curiosità fino a Tortoreto toccando tutte le province dell’Abruzzo.


Nel libro, una sezione è dedicata alle fotografie abilmente curate da lui e alle mappe elementari dei percorsi.

Percorsi a misura d’uomo di città, semplicemente mirati ad una conoscenza più affettuosa del territorio senza doversi cimentare in scalate o lunghe camminate.

Un’idea per le famiglie anche con bambini, un viaggio davvero semplice che però ci aiuta a ripassare le bellezze di questa terra che merita d’esser conosciuta in tutti gli scenari che apre.

La presentazione ufficiale è avvenuta oggi 13 dicembre alle ore 21.00 presso il Ristorante Al Solito Posto di Roseto degli Abruzzi nel corso di una cena tipica teramana.
L'evento culturale è stato video-ripreso da Vincenzo Cicconi, titolare della PacotVideo.

Qui di seguito un commento di Sergio Scacchia, autore del libro.

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Un paio di anni fa grazie a Luisa, una bella donna italiana residente a Londra da una vita, mi sono imbattuto nella guida inglese dedicata all’Abruzzo, edita dalla famosa casa editrice Bradt Travel, specializzata in turismo.

Nello stesso momento, sotto l’ombrellone per ripararsi dal sole ferragostano, la dolcissima amica mi traduceva il bell’articolo del Daily Mail, opera dell’opinionista anglosassone Amanda Plattel, una delle penne più apprezzate d’Inghilterra.

Era una celebrazione della nostra regione, un articolo dal sapore celebrativo di una terra, la nostra, permeata dalle atmosfere del sabato leopardiano e dal retrogusto tipico dei quadri di Monet.

La reporter d’oltre Manica si diceva “incantata dall’Abruzzo” e dai suoi sapori, orchestrava una vera e propria guida turistica spinta solo dall’amore per questa terra, descrivendo minuziosamente colori, profumi, prelibatezze e luoghi da visitare.

È tra i cori di passeri e fringuelli che, alle prime luci rosee dell’alba, ci si può immergere nella natura pura e incontaminata, velata dagli effluvi di rosmarino, origano, salvia e timo. Un paesaggio puro, che ruba il cuore e che regala emozioni uniche e irripetibili: i pascoli sulle colline, il cinguettio perpetuo delle cutrettole sono perle reali in un alone quasi mistico”.

Sono alcune delle auliche parole che miss Plattel dedica alla nostra regione.

L’opinionista si scopre affascinata dalla totalità della terra abruzzese, non solo dai paesaggi naturali, ma anche dai tradizionali casali che li costellano, con i pensili di rame e le ampie terrazze e dalle chiacchierate ricche di gesti con gli anziani del luogo.

Dice che la “beatitudine” è uno stadio dell’anima che qui da noi si può raggiungere mangiando un panino con pomodoro e prosciutto appena affettato, sorseggiando un liquore nei piccoli bar e dimenticando “l’ansia da parcheggio”.

Perché “l’Abruzzo è una celebrazione della famiglia, della festa, del buon cibo e del vino puro. E ha la capacità di trasformarti”.

Mi son detto che un uomo come me, innamorato della sua terra avrebbe dovuto dedicare un libro all’Abruzzo verde.

Sicuramente non bello come quello della scrittrice del Regno Unito, ma di certo dettato dal cuore gonfio di amore per le mie radici.

E allora ho deciso di scrivere di una terra dai mille colori, fatta di cime umane, di colline ubertose, di mare blu cobalto, di storia millenaria, di arte infinita.

Raccontare così del mio viaggio che parte dal vastese, attraversa la costa dei Trabocchi, risale le valli del Pescara e dell’Aterno, transita negli alti piani aquilani che ricordano atmosfere asiatiche e giunge nel teramano, tra mare e montagna.

Una terra nata quasi da un ordine cartesiano, che ti culla spingendo un’altalena di emozioni, sentimenti; una terra che ti afferra per mano, accompagnandoti lì dove puoi perderti nella bellezza.

Un volo d’aquila su foreste, borghi, opere d’arte per disegnare l’immagine più limpida dell’Abruzzo.

Perché io credo che non si debba cercare la dimensione selvaggia in un mondo alieno avulso dalla civiltà, ma lì dove si fa largo a un passo da noi, vicino a un’autostrada, un paese, una città.


Per cogliere questi “paesaggi invisibili”, scrive Franco Marcoaldi, bisogna tenere occhi aperti e sensi all’erta.
Solo così potremo scoprire l’attività frenetica di una natura testarda e tenace capace di recuperare posizioni anche in situazioni sfavorevoli.

Bussi con i suoi stabilimenti che hanno prodotto solventi distruttivi seppelliti sotto terra, il petrolio che ciclicamente torna a farci paura con incubi di piattaforme e insediamenti chimici, cementifici che incombono sul verde e sulla storia millenaria di siti archeologici, maledetti terremoti, tutto sembra congiurare da anni contro l’Abruzzo.

Eppure questa terra meravigliosa, come novella Araba Fenice, risorge sempre dalle sue ceneri offrendo ancora il fascino antico di esistenze eco compatibili.

La terra abruzzese è ancora quella dei parchi con il più vecchio di essi, quello Nazionale arrivato ancor prima del Gran Paradiso, nel 1922, che ha posto la prima pietra di un sistema di tutela ambientale oggi di voga in tutto lo Stivale.

La mia regione è ancora mare limpido, monti eterni, vallate aspre e gentili, lo spaccato più vero di un’Italia selvaggia popolata dall’orso marsicano, dal camoscio “più bello del mondo”, dall’Aquila reale e il lupo appenninico.

È più che mai un luogo di gente operosa, “forte e gentile”.

Abruzzo tra cielo e terra! Per me il centro del mondo!

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Il video, della durata di 21 minuti circa, è stato realizzato da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
E' stato pubblicato su cinque canali di video sharing:
- (YouTube - DailyMotion di Virgilio - Vimeo - Blip.TV - Kewego),
nelle pagine di due social network:
- Pacot Video di Cicconi Vincenzo su Google Plus
- Produzione Video a Teramo (Abruzzo) - PacotVideo.it su Facebook
Inoltre è stato pubblicato nelle pagine di tre blog anch'essi gestiti da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo:
- blog della Città di Teramo
- blog della PacotVideo
- blog di Pensieri Teramani

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Commemorazione della Medaglia d'Oro Ercole Vincenzo Orsini


Questa mattina si è svolta la commemorazione del partigiano Ercole Vincenzo Orsini, Medaglia d'Oro della Resistenza.

Nel 68° Anniversario dell'uccisione, avvenuta a Montorio al Vomano il 13 Dicembre 1943, La Sezione di Teramo "Manfredo Mobili" dell'Associazione Nazionale Partigiani D’Italia ha invitato la popolazione teramana, accorsa numerosa, a ricordare l'eroe teramano in Via Paladini, nella piazza dove si trova la lapide di Orsini.

Nei pressi della lapide si trovava il laboratorio dove egli lavorò assieme al fratello Gilberto alla creazione di opere di ebanisteria e di liuti.

La celebrazione si è svolta alla presenza dei tre nipoti di Orsini: Michele, Ercole Vincenzo e Giovanna.
L'evento, video-ripreso da Vincenzo Cicconi della PacotVideo, è stato presentato da Mirko De Berardinis, segretario dell’A.N.P.I. di Teramo e i discorsi celebrativi sono stati tenuti dai seguenti relatori:

1 - Antonio TOPITTI Presidente Sezione A.N.P.I
2 - Giorgio D'Ignazio, assessore comunale,
3 - Michele Arcaini, partigiano combattente a Bosco Martese
4 - Mario DE NIGRIS
5 - Antonio FRANCHI, senatore e presidente provinciale A.N.P.I.


Al termine della manifestazione è stata apposta la corona sulla lapide, che fu dettata nel 1976 dallo storico Riccardo Cerulli.























Ercole Vincenzo Orsini, abile artigiano, ha lasciato «pezzi» di grande pregio come ebanista, intarsiatore e perfino come liutaio.

La sua appartenenza alle organizzazioni an­tifasciste prende l'avvio fin da quando Orsini era giovanissimo.
La sua attività nelle azioni contro il fascio littorio sono moltissime e lo portano a con­tatto con antifascisti francesi.

Dopo 1'8 settembre non poteva non partecipare alle gloriose giornate del Bosco Martese.

Per rendersi conto di come Or­sini sia stato ucciso, vale la pena riportare integral­mente il brano che con il titolo «Giustizia! Un'altra vittima della delittuosa attività del capitano Bianco» annunciava su «Tempo Nuovo», organo della fe­derazione del fascio repubblichino di Teramo, la sua morte:

«Nel pomeriggio del 13 dicembre, verso le 15, nella piazza di Montorio al Vomano, mentre alcuni militi sostavano di ritorno ad una operosa opera­zione di polizia, con degli iscritti al P.F.R. ed altri, entravano nei pubblici locali a prendere qualche comunicazione, un individuo, uscito da un caffè, sparava a bruciapelo sei colpi di pistola contro un legionario del battaglione 'M' che era intento a conversare con gli amici.

Il milite veniva ferito con quattro colpi in varie patri del corpo e dopo le pri­me cure del medico del paese, veniva trasportato all'ospedale di Teramo.
Nel frattempo altri militi inseguivano lo spa­ratore.
Durante il drammatico inseguimento, lo stesso scaricava un altro caricatore sugli inseguitori ed infine, vista la tragica situazione, lanciava altre due bombe a mano.

Raggiunto dai militi, fu fred­dato sul posto.
All'uopo si portavano subito sul posto il commissario del fascio ed il maresciallo dei carabinieri che, dopo gli accertamenti del caso, provvidero per la rimozione della salma e il tra­sporto al cimitero.

Attraverso i documenti rinvenuti e la testimonianza delle persone presenti, è risultato narrarsi di Ercole Vincenzo Orsini, noto sovversivo di Teramo, da tempo ricercato dalla polizia italiana e tedesca, quale uno degli organizzatori e respon­sabili della farsa di Bosco Martese.
Il famigerato capitano Bianco, può essere soddisfano: lui è al si­curo e gli illusi che lo seguirono nel suo gesto cri­minale, ci rimettono la pelle».

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Riprese di Vincenzo Cicconi della Pacotvideo.
Il video ha una durata di circa 22 minuti;

E' stato pubblicato sulle pagine Facebook:
1 - Produzione Video a Teramo (Abruzzo) - PacotVideo.it di Cicconi Vincenzo
2 - Il blog della città di Teramo e della sua Provincia
e sulle pagine di Google Plus
1 - PacotVideo di Cicconi Vincenzo
2 - La Città di Teramo e la sua Provincia

Inoltre è stato pubblicato su quattro canali di video sharing gestiti dalla PacotVideo:
Vimeo - Blip.TV - Kewego - DailyMotion.

Articolo, foto e video sono inoltre visionabili su tre blog anch'essi gestiti da Vincenzo Cicconi della Pacotvideo:
1 - blog della Città di Teramo
2 - blog della PacotVideo
3 - blog di Pensieri Teramani
4 - blog di Resistenza Teramana

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